Nessuno ritorna a Baghdad
- Marcella
- 19 mag 2019
- Tempo di lettura: 2 min
In collaborazione con Bompiani
Tornare, non si torna mai. Si parte, ma non si torna. Un posto vale l’altro. Il mondo è un albergo, non importa dove sei.. E’ la vita che conta, la gente. Nessuno ritorna a Baghdad”

TITOLO: Nessuno ritorna a Baghdad
AUTORE: Elena Loewenthal
EDITORE: BOMPIANI
PREZZO DI COPERTINA: € 19
Il romanzo è una saga familiare, la famiglia di Norma, matriarca atipica e sognatrice, è la storia di una famiglia di ebrei di Baghdad costretta a fuggire a causa della cacciata degli ebrei dai paesi arabi. Secondo le statistiche ufficiali, 856.000 ebrei hanno lasciato le loro case nei paesi arabi, dal 1948 fino agli inizi del 1970, e circa 600.000 si sono reinsediati in Israele; gli altri raggiunsero l’Europa e le Americhe. ⠀ Una storia fatta di continue partenze, da Baghdad verso Gerusalemme, Teheran, Madrid, Londra e New York, a cavallo di un intero secolo, il 900, e di una disperata ricerca di identità che forse, non verrà mai raggiunta.
A partire da Norma, che parte da Baghdad dopo la morte del marito, per scappare con un suo lontano cugino, Hillel Amir, in America, apparentemente senza il rimpianto di aver abbandonato i suoi figli lì, a Baghdad, orfani di padre e, ormai, senza madre.
I suoi tre figli, Amir, Flora e Violette, anche loro partiranno da Baghdad alla volta del mondo, in Europa, in America, rinnegando il passato, che però li accompagna giorno per giorno. Tutti loro si portarono con sè Baghdad, ovunque andassero.
Siamo tutti uomini e donne d'aria, capaci di volare in giro per il mondo senza rimpianti, senza mai guardarsi indietro. Perchè quello he conta è vivere, non ricordare. Perchè i ricordi più sono dolci più male fanno all'anima e al corpo, e la nostalgia è un veleno sottile che ti mangia pezzi di cuore, poco poco alla volta.

Il romanzo è ambientato durante e dopo la seconda guerra mondiale, e in ogni pagina del romanzo traspare l’amore per la terra d’origine, un richiamo ancestrale che i protagonisti cercano di ignorare.
E' diviso in 5 parti, ognuna conta 4 capitoli, uno per ogni membro della famiglia: Norma, Ameer, Flora, Violette, con accanto l'anno di accadimento dei fatti raccontati.
Nessuno ritorna a Baghdad è un bel romanzo, scritto in maniera elegante che mi ha fatto fare un tuffo nel medio oriente, da sempre bistrattato e dilaniato dalle guerre.
Mi ha fatto entrare in sintonia con questi personaggi, conoscere i loro pensieri, le loro paure. Mi sarebbe solo piaciuto un approfondimento maggiore delle vicende storico - politiche che interessarono il medio oriente in quegli anni, per capire più a fondo le vicende che, invece, vengono date per scontate. ⠀
Ma c’è mai stata, Baghdad? È mai davvero esistita, quella città abbracciata all’ansa larga del fiume, stretta fra il sole e il deserto, piena di piccole strade sterrate che non portano da nessuna parte?
⠀ Se vi interessa l’argomento, ve lo consiglio! Merita:
A presto,
Marcella
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