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L'incubo di Hill House

  • Immagine del redattore: Marcella
    Marcella
  • 16 dic 2018
  • Tempo di lettura: 2 min
Hill House, che sana non era, si ergeva sola contro le sue colline, chiusa intorno al buio. Dentro, i muri salivano dritti, i mattoni si univano con precisione, i pavimenti erano solidi, e le porte diligentemente chiuse; il silenzio si stendeva uniforme contro il legno e la pietra di Hill House, e qualunque cosa si muovesse lì dentro, si muoveva sola.
L'incubo di Hill House, edito Adelphi - prezzo di copertina 12 €

E' un libro strano. Sono arrivata alla fine e ho pensato: "E quindi?"

Sono delusa. Mi aspettavo tanto e invece è un libro che non mi ha lasciato nulla. Nemmeno la paura, o l'inquietudine. Niente di niente.

Hill House è una casa creata per essere inospitale; ma si tratta davvero di una casa infestata? Scoprirlo è lo scopo del dottor Montague, che arruola tre giovani per documentare gli eventi che accadono nella casa, e l'influenza che la casa stessa esercita su di loro. Shirley Jackson descrive molto bene la casa, l'atmosfera ma non i personaggi: che facce avranno Eleonor e Theodora, le due ragazze chiamate a soggiornare a Hill House perchè in passato hanno avuto esperienze paranormali?

E il professor Montague, con il suo desiderio di scrivere un libro per coprovare le sue teorie relative ai fenomeni paranormali?

E Luke Sanderson, membro della famiglia proprietaria di Hill House?

Quanti anni hanno?

Non c'è alcun approfondimento, perchè tutto ruota attorno a questa misteriosa casa: la sua pianta confonde tutti, gli angoli non sono retti ma variano di frazioni di grado in una direzione o nell'altra; i vani delle porte sono tutti un pò scentrati, per cui le porte si richiudono. Tante lievi irregolarità che distorcono notevolmente le proporzioni della casa nel suo insieme.


In realtà, io credo che la casa stessa sia il male. Ha incatenato e distrutto la sua gente e le loro vite, è un luogo abitato dall'astio e dal rancore.

Ho trovato la storia sprecata e sconclusionata; il dottor Montague doveva essere un personaggio principale, invece oltre a spiegare la storia della casa non dà alcun contributo alla storia. Mi sarebbe piaciuto che molti aspetti fossero più approfonditi, è come un libro lasciato a metà, senza raccontare molto dei personaggi e della casa e la sua storia.

Durante la lettura si comprende che la protagonista principale è Eleonor, il cui nome viene disegnato sulle pareti della casa prima con un gessetto, e poi con del sangue.


Alla fine Eleonor impazzisce, o almeno, questo è ciò che ho dedotto, impazzisce e viene posseduta dalle presenze della casa, forse perchè è il soggetto più fragile di tutti.

E anche il finale mi ha lasciata spiazzata, ma non in senso positivo, nel senso che non ci ho capito nulla.


Questo libro è da leggere solo per lo stile della Jackson, che coinvolge davvero tanto e scrive in maniera sublime. Ma per la storia in sè per sè per me è un grosso no.


Voto: 2/5


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