L'amica Geniale - Elena Ferrante
- Marcella
- 10 dic 2018
- Tempo di lettura: 2 min

Non è semplice recensire un libro come questo. Mi ha coinvolta tantissimo, non so se perché di Napoli ci sono per metà e ci ho vissuto tutti gli anni dell’università, o perché mi sarebbe piaciuto comunque. La storia è incentrata su Elena Greco, e sulla sua amicizia con Lila Cerullo, due bambine che crescono in una Napoli degli anni 50 miserabile, violenta e sporca.
Narrata in prima persona da Elena, è una storia che ti avvolge, con gli odori , i sentimenti, è tutto raccontato in maniera cruda e senza filtri. L’attaccamento di Elena a Lila , la sua morbosità nel cercare sempre il confronto con lei, mi ha riportato alla mente analoghi meccanismi mentali che si hanno alle scuole elementari, quando ti scegli una migliore amica e vorresti passare tutto il tempo solo con lei. Il racconto di questa amicizia che si snoda attraverso i passaggi della trasformazione da bambine a giovani donne ha suscitato in me la rabbia nel constatare dell’esistenza di un epoca in cui una bambina , seppur sfrontatamente geniale, abbia dovuto rinunciare agli studi innanzitutto perché femmina, e poi perché povera, la mentalità ( che pervade ancora alcuni ambienti del sud, e lo dico per esperienza personale) che porta ad elogiare le donne che si sposano e fanno figli.. una mentalità ancora arcaica che ti prende, ti avvolge e ti spinge a pensare che quella sbagliata, forse, sei tu che tenti di ribellarti. Ma, tra le due, chi è l’amica geniale? O sono geniali entrambe, a modo loro? Io credo che la genialità di Lila stia nella sua naturale attitudine alle cose, lei non deve sforzarsi per imparare il greco, o fare i calcoli a mente. Elena invece deve sempre studiare, si sveglia al mattino molto prima di andare a scuola e continua fino alle 11 di sera per risultare la più brava, la più diligente, la migliore. Quindi la genialità di Elena sta forse nella sua empatia con le persone: basti pensare a ciò che le dice Lila:
“Volevo dire solo che sei brava a farti volere bene. La differenza tra me e te è che di me la gente ha paura e di te no”.
Dall’inizio del libro ho pensato che la geniale fosse Lila, forse proprio perché la vediamo con gli occhi adoranti di Elena: ma alla fine del libro è proprio Lila che dice all’amica di dover continuare a studiare, e quando Elena le dice che a un certo punto le scuole finiscono, lei ribatte: “Non per te: tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine".
Ho fatto l’errore di non comprare già gli altri libri della serie.. devo farlo al più presto perché è tanta la voglia di sapere come procede la storia !
Voto: 5/5
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